(Reuters Health) – I bambini che dormono di meno sarebbero a rischio di diventare obesi o sovrappeso e avrebbero anche una maggiore probabilità di consumare bevande e cibi con zuccheri aggiunti. È quanto avrebbe dimostrato uno studio condotto su una popolazione danese, pubblicato sull’International Journal of Obesity e coordinato da Anna Rangan, dell’Università di Sydney, in Australia.
Lo studio
I ricercatori si sono concentrati su 368 bambini di peso normale di età compresa tra 2 e 6 anni e che erano a rischio di diventare sovrappeso o perché avevano registrato un elevato peso alla nascita o perché figli nati da genitori sovrappeso o da famiglie a basso reddito. All’inizio dello studio, i genitori sono stati invitati dai ricercatori a tenere un diario del sonno per sette giorni, annotando quante ore di sonno facevano i bambini, se si svegliavano, se avevano difficoltà ad addormentarsi o se soffrivano di altri problemi del sonno. Inoltre, i genitori hanno completato un diario alimentare. All’inizio dello studio, i babini dormivano in media 10,7 ore, anche se questo valore medio variava da 8,8 a 12,5.
I risultati
Dai risultati è emerso che i bambini che dormivano più della media guadagnavano significativamente meno peso rispetto ai bambini che dormivano meno di 10,4 ore, a rischio invece di diventare sovrappeso nei successivi 1,3 anni. Inoltre, i bambini che dormivano meno avevano più difficoltà ad addormentarsi e andavano più spesso nel letto dei genitori durante la notte. “Il nostro studio ha mostrato che i bambini con la maggiore variabilità del sonno consumavano quantità più elevate di zuccheri e bevande zuccherate, ma minori quantità di frutta e verdura”, afferma Rangan. E questo suggerirebbe che “i bambini che hanno una migliore routine del sonno, seguono una dieta migliore”, sottolinea.
Le linee guida
Secondo le linee guida dell‘American Academy of Pediatrics, a due anni i bambini dovrebbero dormire dalle 11 alle 14 ore, complessivamente, nell’arco di 24 ore. Mentre dai tre ai cinque anni, i bambini hanno bisogno di 10-13 ore di sonno e dai sei anni in poi di 9-12 ore. I risultati di questo studio si aggiungono alle precedenti evidenze che collegano i problemi di sonno a un aumento di calorie e alla scelta di cibo scadente, come dichiarato da James Gangwisch, ricercatore di psichiatria alla Columbia University di New York, che non era coinvolto nello studio. “Una dieta povera, scarsa attività fisica ed essere in sovrappeso possono contribuire a loro volta ad avere un sonno disturbato”, ha concluso. Mentre abituare i bambini a una routine del sonno anche durante le vacanze e i fine settimana potrebbe aiutare, oltre che a contrastare l’obesità, anche a livello cognitivo, il comportamento e l’umore, come suggerito da Stacey Simon, psicologo pediatrico al Children’s Hospital Colorado di Aurora.
Fonte: International Journal of Obesity
di Lisa Rapaport
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Nutri&Previeni)